sabato 30 gennaio 2016

December Favourites


Se è vero che l'epifania ogni festa porta via, vero è anche che la stessa festa segna la fine del Natale, inteso in senso più lato, come il giga-periodo 24-6 fatto di pranzi di 36 ore e sveglie presto perché "DEVOAPPARECCHIAREFAREICROSTININONHOTEMPO" . Perché io non so come sia nel mondo normale, ma in casa mia, il pranzo inizia ad essere pianificato a Settembre, il colore del tavolo (tovaglia tovaglioli, PORTATOVAGLIOLI E FIORI) ad Agosto e il 23 sera è tutto apparecchiato, sempre per la storia "Tanto poi non c'è tempo". È così tra una porzione di pasta al forno, i crostini al profumo di unicorno e un delicatissimo dolce al sapore di colesterolo e calorie, il Natale con i suoi pensierini, regali e pacchettini è anche una fonte infinita di nuove scoperte. Senza contare che finito il Natale, ha inizio il periodo migliore dell'anno: quello dei saldi. E così tra meraviglie ricevute e meraviglie acquistate nei posti che si agognano tutto l'anno, si fanno nuove scoperte, oggetti che entrano nella lista "RICOMPRAMI APPENA PUOI" e altri in quella "DA EVITARE COME LA PESTE". 

Ecco perché dopo 15 giorni di prova, abbiamo i vincitori di questo periodo di spese proficue e poco oculate.
Cils d'Enfer Maxi Lash Mascara Guerlaine: Pazzesco. Profuma di Paradiso, di soldi ben spesi e di ciglia come Adele, ma senza extensions. Nero che più nero non lo troverete mai più in vita vostra, ha la consistenza perfetta che si stende bene e non appiccica le ciglia facendoti sembrare un panda triste. Questo dono divino è stato un regalo, ma credo diventerà un habitué della mia bustina porta trucchi, anche se vista consistenza e qualità immagino durerà a lungo. Finché morte non ci separi più o meno. (Disponibile qui.)


KIKO: ombretti e blush. Premesso che la mia fiducia in KIKO non è mai straripata per via dei sospetti prezzi da svendita, gli ultimi prodotti che ho provato si meritano che io faccia ammenda. Dopo mesi di blush invisibile e colorito da obitorio, il nuovo blush che ho acquistato di recente, finalmente, non mi fa sembrare una tossicodipendente scappata dall'istituto. Ho un colore, qualcosa di leggero e rosa porcellino, delicato e nuovo. Disponibile in 6 versioni, 3 opache e 3 "brillanti", il prezzo è abbordabile ma non mi fa pensare al peggio e la pelle, almeno la mia, reagisce bene. Oltre a lui grande scoperta, la calza della befana conteneva un ombretto sempre di KIKO. Nonostante il blu non mi abbia mai convinta granché, che mi ricorda i film sugli anni '70, questo è scuro a sufficienza da risultare elegante. Blu notte, senza glitter che io non tollero, perfetto per uscire la sera e molto "invernale".

Shade Fusion Trio Blush n. 04

Al terzo posto di questa mia micro classifica si piazza un libro: "Let it Snow", di John Green, Lauren Myracle e Mureen Johnson.
Come si può evincere da Autore e titolo, il libro non è niente di particolarmente alto a livello intellettuale, ma è una favola per young-adult, incentrata sulla magia del Natale, sull'incantesimo della neve e sulle turbe adolescenziali. E poco importa che io sia alla soglia dei miei 22 anni, lasciatemi uno spiraglio di adolescenza almeno a Natale. Aggiungete pure alla lunga lista. Consigliato per chi studia e quindi non ha voglia di impegnarsi in letture pesanti durante i periodi pre-esame.


Per proseguire ho bisogno di fare una premessa. Mia madre ha letto il mio blog. L'ha trovato e ha pure letto alcuni post, quindi, da brava stalker come me (d'altra parte ci deve essere una buona componente genetica) mi ha regalato il pigiama da uomo di cui parlavo qui. E la cosa meravigliosa è che è uno di quei pigiami che solo io potrei apprezzare: blu e ricoperto di pinguini. Pigiama della sezione Uomo OVS, è leggero e comodo, più autunnale che invernale e, evidentemente, può essere messo anche da chi non ha un pene. Ora immaginatevi me che giro per casa così portando in alto la bandiera del buon gusto italiano nel territorio di Elisabetta II. 


Tanto Brutta la foto, tanto carino il pigiama.
Infine, il rinomato inverno Inglese quest'anno mi ha piegata e spinta ad entrare nel circolo di coloro che vanno in letargo con una coperta di pelliccia (lo sfondo della foto sopra). Mai fatta scelta migliore. Da Dicembre in poi un glorioso manto color grigio chiaro (naturalmente non di pelo vero) ha scaldato i miei piedi perennemente a -7°C e portato gioia nella mia vita fuorisede. 

Adesso l'unica cosa da fare, oltre che guardare film avvolta nella mia pelliccia, è aspettare un mesetto e vedere cosa porteranno i miei 22 anni. Ahia.


M

venerdì 8 gennaio 2016

Prom - That time of the year again

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Uno si aspetterebbe che una donna adulta di 21 anni che abita da sola all'estero e studia per diventare scienziata fosse una persona seria ed affidabile. Il tipo da The Big Bang Theory. nerd nel midollo, che alterna giochi da tavolo e manipolazione genetica.



Ma perché dico io? Mi perderei tutto il divertimento della frivolezza occasionale. E infatti il periodo pre-Natale, oltre che allo stress da shopping Natalizio e esami, coincide soltanto con un'altra cosa: Winter Ball. Per chi non sapesse di cosa stia farneticando, potrei fare mille esempi per rendere il concetto più chiaro: High School Musical, teen drama, vestiti da ballo e ragazzi in giacca e cravatta, oppure potrei solo dire Ballo d'Inverno e farla finita qua. Quell'evento di luci e brillantini, musica da adolescenti e cibo abbastanza discutibile. Perché oltre che a tutto il resto, l'Università Inglese ti trascina anche nella realtà da teen movies dei balli, come nei migliori (o peggiori) film da adolescenti che TUTTI noi abbiamo visto almeno una volta. E sono pochi quelli che hanno guardato quel genere di film senza provare una punta d'invidia o quantomeno curiosità per eventi di questo tipo. E anche se i preparativi non sono certo quelli da film americano, in cui i protagonisti spendono una cosa come 1000$ di macchina, vestiti, capelli e fiori, l'idea di avere una scusa per comprarsi un vestito elegante e tirarsi a lucido per una sera è una gioia. Le sessioni da 12 ore tra libri e patologie vengono interrotte da un'ora di shopping alla ricerca del vestito meno da mignotta è più da film. Tra pizzo, tulle e pallettes, la cessata è in agguato.

Quindi siamo qui, che spulciamo tra Asos, H&M, TopShop e compagnia bella alla ricerca del vestito perfetto sperando di somigliare più alla Bella addormentata al palazzo di Filippo, che a Josey ("Mai stata Baciata"). Tra mercatini, vintage shops e centri commerciali, nessuna opzione è da sottovalutare, perché la miglior fonte di sorprese è spesso la più sottovalutata. I negozi vintage offrono spesso piacevoli sorprese a prezzi accettabili e il vestito giusto, solitamente, ha qualcosa di tuo al suo interno. Un particolare, una forma specifica o un colore possono risultare personali, qualunque sia l'origine dell'abito. 

Al secondo ballo studentesco, abbiamo imparato dai nostri errori. Dai capelli rosa che non si accostavano granché ai vestiti da sera, le mie coinquiline ed io siamo cresciute ed arrivate alla conclusione che un abbigliamento leggermente più low-profile, magari, forse, MAPENSAUNPOTE, sarebbe stato più appropriato. Più Instagram meno uova di Pasqua insomma.



M