domenica 12 giugno 2016

Say yes to vintage

Non è certo una novità che il vintage, lo style retro, i vestiti usati rivisitati siano tornati di moda. Ovunque ci si giri sembra di stare sospesi a metà tra una puntata di Beverly Hills 90210 e lo stile futurista con occhiali specchiati e accessori ultramoderni. In particolare, il ritorno al vintage è secondo me una delle poche scelte degne di plauso, che l'umanità abbia fatto di recente. Perché decidere di entrare in un vintage store o di spulciare tra le bancarelle del mercatino della Domenica ha per lo più lati positivi: abiti più economici, più duraturi, fatti con materiali resistenti e "reali". Un bando ai materiali sintetici, brutti da vedere, toccare e indossare, portatori di aumento di sudorazione e di sciatteria. Preferire il vintage è inoltre uno schiaffo al fast fashion, una scelta economica, ecologica, di gusto e oserei dire anche pro-diritti umani. Niente acquisti nei negozi fast fashion, niente collaborazione a un'economia di profitto no-matter-what (scusate la pesantezza).

Una delle mie attività preferite, di recente, è senza dubbio quella di scavare negli armadi di famiglia e girare per i mercatini, perché entrambi si sono rivelati decisamente miniere d'oro. E' così che il mio armadio è stato rifornito con dei Levi's 501 (25€) come nuovi e una giacca sherpa dello stesso brand a 5€, due cappelli Borsalino e delle borse The Bridge mandate in pensione decenni fa.
Io , la mia faccia sveglia e la mia denim jacket Levi's a 5€ del mercatino

Ovviamente va da sé il fatto che non tutto il materiale da mercatino sia bellissimo, che non tutti gli store vendano oro colato, ma che ci siano molti oggetti mal-tenuti o proprio brutti. Sta tutto nella scelta, nel gusto e nella ricerca meticolosa, che con il tempo si trasformano anche in divertimento e "studio" accurato di negozi, bancarelle e luoghi sconosciuti.

Il mio store preferito a Firenze si chiama Clochard, in Via dei Conti. A pochi metri dalla zona di San Lorenzo, il negozio minuscolo è un po' come l'Armadio che porta a Narnia. La minuscola entrata passerebbe quasi inosservata se non fosse di un giallo acceso e la vetrina preannuncia la collezione di meraviglie che si trovano all'interno. Pile di jeans di forme, brand e colori diversi, cappelli Borsalino, borse e velette riescono a coesistere in uno spazio molto limitato ma riempito di pezzi unici. Un posto consigliato a tutti gli amanti del vero vintage a prezzi moderati. Nella stessa via, più avanti rispetto a San Lorenzo, si trova anche Desii, per coloro che aspirano a delle scarpe Chanel o a delle borse Gucci vintage, in
Vintage Store Exeter, giusto una limitata selezione di abitini estivi (sito web)
perfette condizioni. Altro posto delle meraviglie, ma con un budget decisamente superiore.

Durante i semestri universitari, invece, una volta a stagione, la mia tappa è il Vintage Store di Exeter. Situato nella piazza principale della cittadina (Exeter, se non si fosse intuito) accanto alla Cattedrale, lo store è uno dei migliori negozi vintage che abbia mai visitato. La scelta è incredibilmente varia, come le taglie, il genere e lo stile degli abiti: dagli anfibi da motociclista ai vestitini a fiori il passo è molto breve. Foto e video sono anche sul mio instagram qui.

Insomma tutto ciò per promuovere l'acquisto in questi luoghi in cui spesso regna la passione di chi ricerca e sceglie pezzi unici piuttosto che la svendita di capi in serie. Superare i pregiudizi è fondamentale per iniziare ad apprezzare queste piccole opportunità e riuscire a vestire con capi incredibilmente belli e di valore, pur spendendo cifre modiche e divertendosi tantissimo nella ricerca.

M.